Per un programma di prevenzione del Diabete Mellito di Tipo 2
Il Diabete Mellito rappresenta a livello planetario una delle maggiori emergenze sanitarie del nostro tempo. Le persone affette da Diabete in tutto il mondo sono 422 milioni, mentre erano 108 milioni nel 1980 con un incremento di 4 volte che ha fatto salire i costi per questa patologia a 825 miliardi di dollari l’anno (Lancet 2016). Con questo ritmo di incremento si prevede che nel 2025 avremo oltre 700 milioni di diabetici. Si configura cioè una vera e propria epidemia a livello globale con costi altissimi per i singoli individui come per gli stati e con la necessità urgente di mettere in campo una efficace politica di prevenzione. In Italia è affetto da Diabete l’8.5% della popolazione adulta, pari a circa 5 milioni di soggetti di cui almeno 1 milione non sanno di esserlo. Trenta anni fa i diabetici nel nostro Paese erano 2 milioni. Queste cifre devono far riflettere perché il Diabete riduce ancora oggi la vita di 5-10 anni ed è una delle cause principali di malattie cardiovascolari, di cecità, di insufficienza renale e di amputazione degli arti. In parallelo, aumenta anche il numero dei prediabetici che, oltre ad un elevato rischio di sviluppare un Diabete clinicamente evidente, hanno anche un alto rischio cardiovascolare. E’ stato dimostrato che più di un americano adulto su tre è affetto da prediabete e che nove su dieci persone affette da Prediabete ignorano di esserlo. Inoltre, studi dei CDC (Centers for Disease Control) hanno dimostrato che, senza un intervento, uno su tre-sei soggetti prediabetici è destinato a divenire diabetico entro 5 anni.
Importanti studi internazionali come il Finnish Diabetes Prevention Study (FDPS) ed il Diabetes Prevention Program (DPP) hanno dimostrato che è possibile prevenire il Diabete nel 58% dei soggetti già portatori di una intolleranza al glucosio e cioè di Prediabete. Ma si può giungere al 100% se vengono raggiunti tutti gli obiettivi dello studio e cioè una riduzione del peso del 5-10%, almeno 150 min di esercizio fisico la settimana, la riduzione dei grassi della dieta a meno del 30% e dei grassi saturi a meno del 10% e l’assunzione di almeno 15 g di fibre. Su questa base sono state organizzate e sono attualmente in corso in alcuni Paesi e, in particolare negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna, campagne di screening e di educazione ad un corretto stile di vita volte alla prevenzione del Diabete.
L’adesione all’iniziativa è espressione della volontà della Farmacia Ciccarelli di Ariano Irpino di ampliare il proprio ruolo di primo presidio sanitario sul territorio, impegnato nella tutela della salute pubblica e in particolare al fianco dei cittadini più fragili. Con questa campagna la farmacia si mette ancora una volta al servizio della popolazione per prevenire una patologia in costante diffusione e per garantire azioni tempestive, e quindi più efficaci, nei confronti dei soggetti che scoprono di esserne affetti proprio grazie allo screening.